“Attilio Fontana, oltre a cadere in vergognosi lapsus hitleriani sulla difesa della razza bianca, cade in errore anche con la matematica di base. Dice che la prima cosa che farà da governatore sarà espellere i centomila irregolari presenti in Lombardia, ma evidentemente il candidato governatore della Lega non legge nemmeno i report commissionati da Regione Lombardia. Il rapporto rilasciato nel marzo scorso, e redatto per incarico della giunta regionale della Lombardia, evidenzia che la presenza di irregolari ‘è andata fortemente ridimensionandosi’ attestandosi a ‘valori ormai stabilmente sotto la soglia delle 100mila unità'”. Lo dichiarano il segretario di Possibile ed esponente di Liberi e Uguali, Giuseppe Civati, e Stefano Catone, esponente varesino di Liberi e Uguali, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal candidato alla presidenza della Regione Lombardia a ‘Libero’.
“Fontana, poi, dovrebbe sapere – concludono Civati e Catone – che i rimpatri non sono di competenza regionale, ma dello Stato, che ne effettua non più di 5mila all’anno. Auguriamo lunga vita al candidato Fontana, ma per rimpatriare i meno di centomila irregolari presenti in Lombardia gli ci vorrebbero tra le dieci e le venti legislature da governatore. Quelli che Fontana vorrebbe espellere con un atto di imperio sono in larga parte lavoratori sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli: piuttosto che di difendere la razza, Fontana dovrebbe preoccuparsi di difendere i diritti dei lavoratori tutti, permettendo agli stranieri irregolari di emergere dalla condizione di sfruttamento e innalzando quindi le garanzie dei diritti a tutti i lavoratori”.